Ceci n'est pas un blog


Anche se ne ha tutto l'aspetto, questo non è un blog ma una raccolta di articoli di attualità musicale scritti da me tra il 1998 ed il 2000 e pubblicati su un giornalino locale.
All'articolo originale seguono le info sugli album tratte da Wikipedia.
Il blog è aggiornato all'11 settembre 2000 (giorno di consegna dell'ultimo articolo) e NON sarà mai più aggiornato.
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mercoledì 9 settembre 1998

Marilyn Manson - Mechanical Animals - La Recensione


Di nuovo Marilyn Manson. Dopo i fasti di Antichrist Superstar e Smells Like Children torna una delle più spregiudicate e iconoclaste rock star Made in USA con un album nuovo di zecca.
Mechanical Animals (è questo il titolo del nuovo lavoro) uscirà in contemporanea mondiale il 15 settembre.
14 brani che si avvalgono delle sonorità cupe, sofferte e inquietanti così come si addice al marchio Marilyn Manson, ma in maniera più elaborata, essenziale nella struttura ma curato nei particolari. Un'evoluzione, la sua, che si fa sentire soprattutto nelle liriche. Basta con la religione. Basta con l'abuso di droga per assopire un conflitto interiore. In Mechanical Animals, Manson si sente dalla parte del giusto ed accusa la realtà circostante, una realtà falsa ed ipocrita. "Venendo a Hollywood" dice il cantante in una recente intervista" mi sono reso conto che la gente qui se ne sbatteva dei sentimenti. Erano umani solo in apparenza, non nella loro sostanza. E se non hai sentimenti ti muovi in maniera molto meccanica, da perfetto 'Mechanical Animal' ".
E di fronte ad un mondo che trascura la propria anima, egli si sente più che mai solo e impotente, e decide di scegliere la via delle allucinazioni, della droga e della musica per uscirne fuori.
In Disassociative canta: "Posso dirti cosa hanno detto nello spazio/ che la nostra terra è troppo grigia/ma quando lo spirito è così digitale/ il corpo agisce in questo modo./ Questo mondo mi sta uccidendo/…".
In I don't like drugs but the drugs loves me dice "Siamo in overdose e siamo pronti a cadere/ A diventare stupidi e a non pensare a niente/ io non amo le droghe, sono loro che vogliono me/…"
Un disco introverso, riflessivo. Marilyn non vuole insegnare nulla a nessuno, ha solo preso coscienza della propria posizione e del suo complesso rapporto con il mondo e, in particolare, con l'altro sesso.
Il disco rientra in un progetto più vasto che comprende anche un'autobiografia, scritta insieme all'amico Neil Strauss e già disponibile nelle librerie (La mia lunga strada dall'inferno, Sperling & Kupfer, 250pp, L.24.500), un film che lo stesso Manson sta scrivendo e di cui "Mechanical Animals" sarà la colonna sonora ed un tour che partirà a metà ottobre.
Moltissime idee nuove pronte ad esplodere.
E chi chiede a Marilyn Manson dove vuole arrivare lui risponde: "…diventare la più grande rock star al mondo".
Staremo a vedere.

mercoledì 9 settembre 1998


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La scheda dell'album da Wikipedia:

Mechanical Animals

ArtistaMarilyn Manson
Tipo albumStudio
Pubblicazione15 settembre 1998
Durata62 min : 30 s
Dischi1
Tracce15
GenereGlam rock[1][2][3]
Rock elettronico
Post-industrial
EtichettaNothingInterscope
ProduttoreMichael BeinhornMarilyn MansonSean Beavan
RegistrazioneThe White Room, Westlake Recording Studios e Conway Recording Studios

Tracce 

  1. Great Big White World - 5:01
  2. The Dope Show - 3:46
  3. Mechanical Animals - 4:33
  4. Rock is Dead - 3:09
  5. Disassociative - 4:50
  6. Speed of Pain - 5:30
  7. Posthuman - 4:17
  8. I Want to Disappear - 2:56
  9. I Don't Like the Drugs (But the Drugs Like Me) - 5:03
  10. New Model No. 15 - 3:40
  11. User Friendly - 4:17
  12. Fundamentally Loathsome - 4:49
  13. The Last Day On Earth - 5:01
  14. Coma White - 5:38
  15. Untitled (come traccia fantasma) - 1:22


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