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Anche se ne ha tutto l'aspetto, questo non è un blog ma una raccolta di articoli di attualità musicale scritti da me tra il 1998 ed il 2000 e pubblicati su un giornalino locale.
All'articolo originale seguono le info sugli album tratte da Wikipedia.
Il blog è aggiornato all'11 settembre 2000 (giorno di consegna dell'ultimo articolo) e NON sarà mai più aggiornato.
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mercoledì 18 ottobre 2023

IS THERE ANYBODY OUT THERE? Il live di “The Wall” - La Recensione


The Wall Live

Un altro mattone sul Muro

E’ successo quello che doveva succedere.
Sono anni che legioni di fans dei Floyd si mordono le mani pensando a come doveva essere il live di “The Wall”, l’album più ambizioso della carriera del gruppo, nato da un momento di profonda frustrazione e autoanalisi da parte di colui che del gruppo era, a quel tempo, il leader indiscusso, Roger Waters.
I 28 concerti che seguirono la pubblicazione dell'album e che lo eseguivano per intero, infatti, era quanto di più mastodontico fosse mai stato concepito da un gruppo musicale fino ad allora.
Nella prima parte, mentre la band suonava, una squadra di 44 operai aveva un bel daffare nel tirare su 420 mattoni e creare THE WALL, appunto, una creatura alta 10 metri e lunga 50.
Da dietro quel muro i Floyd consumavano la seconda parte dello show, lasciando il ruolo di protagonisti agli orrifici pupazzi semovibili di Gerald Scarfe, salvo fare rare sortite da un buco del muro (“Goodbye cruel world”) o sprigionare potenza in assoli vertiginosi (“Comfortably numb”) per poi crollare alla fine del concerto restituendo i 4 musicisti al pubblico cui loro stessi si erano sottratti la maggior parte del tempo.
Il tutto mentre le canzoni ripercorrevano le tappe di un’alienazione progressiva del protagonista della storia, una star dal nome Pink che il successo sta chiudendo sempre più in una gabbia dorata, sempre più distante e spaventato da contatti con il prossimo.
Mentre si consuma la tragedia di Pink, vengono affrontati anche altri temi: l’inadeguatezza del sistema scolastico (racchiusa nell’anthem WE DON’T NEED NO EDUCATION), la massificazione delle giovani coscienze, il fantasma della guerra mondiale con i suoi infiniti lutti (il padre di Waters è morto durante lo sbarco degli alleati ad Anzio, in Italia), la mancanza di figure di riferimento in grado di comprendere la natura delle nuove generazioni: l’alienazione del protagonista riflette anche, in modo più laico e geniale, l’isolamento che si prova in una fase dell’adolescenza, quando si pensa che nessuno sia in grado di capire e consolare i propri problemi.
Finalmente dopo più di venti anni tutti possono rivivere quei concerti-evento grazie all'uscita di Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981 live recentemente dato alle stampe da Waters e soci.
Il disco, che ripercorre nella scaletta i brani dell'album con l'aggiunta di due inediti, è un resoconto fedele della musica di quelle serate ed è costruito selezionando i brani a partire dalle registrazioni di sette concerti in possesso della band.
Al di là degli inediti, che non aggiungono nulla a quanto già noto ("What shall we do now?” è un brano di poco più di un minuto e l’altro, “The Last Few Bricks”, un medley strumentale di tre pezzi che fanno parte del disco, e ha l’unico scopo di dare ai tecnici il tempo necessario per finire di montare il muro), l'album è comunque una fotografia che documenta uno degli spettacoli più importanti forse della musica di sempre.

Macabro e totalitarista, violento e paranoico, il muro dei Floyd è l’icona sulla quale, da subito, legioni di fans del rock hanno proiettato le proprie paure e le proprie ombre.
E, proprio come un’icona, a vent’anni di distanza continua ad irradiare tutto il suo fascino.

martedì 4 aprile 2000


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The Wall in Vinile




Su The Wall ho scritto anche UN POST sul blog Alla Ricerca del Vinile Perfetto, la versione aggiornata di questo blog
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La scheda dell'album da Wikipedia:
Is The Anybody Out There?

ArtistaPink Floyd
Autore/iPink Floyd
GenereRock progressivo
Pubblicazione
IncisioneThe Wall
Data1979
Durata2:44

Tracce

Disco 1
  1. Master of Ceremonies – 1:13
  2. In the Flesh? – 3:00
  3. The Thin Ice – 2:49
  4. Another Brick in the Wall (Part I) – 4:13
  5. The Happiest Days of Our Lives – 1:40
  6. Another Brick in the Wall (Part II) – 6:19
  7. Mother – 7:54
  8. Goodbye Blue Sky – 3:15
  9. Empty Spaces – 2:14
  10. What Shall We Do Now? – 1:40
  11. Young Lust – 5:17
  12. One of My Turns – 3:41
  13. Don't Leave Me Now – 4:08
  14. Another Brick in the Wall (Part III) – 1:15
  15. The Last Few Bricks – 3:26
  16. Goodbye Cruel World – 1:41
Disco 2
  1. Hey You – 4:55
  2. Is There Anybody Out There? – 3:09
  3. Nobody Home – 3:15
  4. Vera – 1:27
  5. Bring the Boys Back Home – 1:20
  6. Comfortably Numb – 7:26
  7. The Show Must Go On – 2:35
  8. Master of Ceremonies – 0:37
  9. In the Flesh – 4:23
  10. Run Like Hell – 7:05
  11. Waiting for the Worms – 4:14
  12. Stop – 0:30
  13. The Trial – 6:01
  14. Outside the Wall – 4:27

Formazione

  • David Gilmour: Chitarra, voce
  • Roger Waters - Basso, chitarra, voce
  • Richard Wright - Tastiere
  • Nick Mason - Batteria, percussioni
  • Snowy White - Chitarra
  • Willie Wilson - Batteria, percussioni
  • Andy Bown - Basso
  • Peter Wood - Tastiere
  • Andy Roberts - Chitarra
  • Stan Farber - Coro
  • Joe Chemay - Coro
  • Jim Haas - Coro
  • John Joyce - Coro
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